martedì 7 novembre 2017

Non può essere solo una partita

No, non può essere solo una partita.
Non so se quella di mercoledì sia da considerarsi la partita più importante della stagione. Emotivamente è con assoluta certezza quella che, personalmente, reputo più "sentita". Persino rispetto a quella che potrebbe essere la trasferta a Pisa. Perchè?
Beh, i veri tifosi del Monza l'avranno già capito. Chi ha seguito da vicino le vicissitudini del nostro 1912 da almeno un lustro non può sapere che avremo l'occasione per dare il miglior saluto ad una delle migliori Persone (prima che allenatore) che siano passati dalle nostre parti negli ultimi decenni. La partita, di per se, sarà solo un contorno che presenterà certamente le sue difficoltà e le sue insidie ma che in fase di presentazione di questa gara non mi sento nemmeno di affrontare. Quello che sento più fondamentale è la possibilità di ringraziare ancora una volta il mister Fulvio Pea per quanto fatto in uno dei momenti più bui, se non il più buio, della nostra storia.

Rimarranno per sempre nel mio cuore le emozioni della doppia sfida con il Pordenone o le immagini del gol razzo di Torri all'Alessandria così come le emozioni e le immagini di mille altre sfide e battaglie di quella stagione. Forse quella a me più cara, perchè probabilmente arrivata nel momento della massima illusione, nel culmine emotivo di una stagione che di lì a poco si sarebbe trasformata in un incubo, sono le immagini di Sergio Viotti che trascina il capitano del vascello sotto la nostra curva dopo la vittoria con il Como. LA MIA BATTAGLIA!
So per certo che un grazie non potrà mai bastare per ripagare il mister di quanto fatto in quel periodo ma è l'unico modo che conosco per provare a ridare a lui qualcosa che gli appartiene. Un pezzo del mio cuore. Ovviamente rosso con la banda bianca.


Ahhh sì, poi si giocherà anche una partita di calcio.

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