domenica 4 ottobre 2015

Ex Monza: una storia incredibile... o forse no.

L'anno scorso quando arrivò a Monzello in evidente sovrappeso e anche per la pelata, che gli fa dimostrare qualche anno in più, tutti ci chiedemmo se fosse un giocatore di calcio.
Il biglietto da visita non era dei più incoraggianti, fermo da anni per scontare una squalifica per calcio scommesse.
Poi si mise a correre giri di campo su giri di campo sempre indossando l'immancabile Kway per sudare e buttare giù i chili di troppo ed in poco più di un mese riusci a tornare in una condizione fisica accettabile.
Quando entrò in campo da titolare, nonostante non fosse ancora al top della forma, subito notammo le qualità di un portiere da categoria superiore.
Non ci eravamo sbagliati... le sue prestazioni si fecero sempre più convincenti, la sua sicurezza dava tranquillità a tutto il reparto tanto da diventare un baluardo quasi insuperabile e da contribuire in modo fondamentale alla crescita di una squadra che da cozzaglia di ex giocatori e di giovani semisconosciuti divenne un gruppo forte e coeso.
Poi il solito pentito, ma perchè chiamare pentiti chi è stato preso in fallo e non si è costituito di sua volontà, fece ancora il suo nome per altri episodi di calcio scommesse risalenti ad anni addietro.
Da Uomo vero il nostro protagonista non si scompose, ribadì la sua completa estraneità, e per lui fece parlare il campo e la voglia di ritornare ad essere un giocatore, inanellando una serie di prestazioni sontuose che da decenni non si vedevano al Brianteo.
Anche grazie a lui il derelitto e fallito Monza Brianza 1912 riusci ad ottenere una salvezza sul campo quasi miracolosa se si fa un paragone con il caso Parma dove gli emiliani, capaci del guizzo d'orgoglio di battere la Juve, arrivarono comunque ultimi.
Ora il protagonista di questa incredibile storia non ha ancora trovato una squadra di nessuna categoria disposta a credere in lui.
Sembrerebbe incredibile che in un calcio italiano, tanto povero tecnicamente in quel ruolo da avere come titolare in nazionale un quasi quarantenne e da schierare in Champions un portiere straniero capace di papere clamorose, non ci sia posto per lui.
Sembrerebbe impossibile che in una calcio che da Blatter a Montaquila è marcio fino al midollo chi ha pagato le sue colpe debba essere escluso quasi avesse la lebbra.
Noi tifosi di una squadra di provincia ora in serie D non possiamo che dirti ancora una volta GRAZIE ALFONSO ed augurarti di trovare una società ed un squadra degna delle tue incontestabili qualità.

Maurizio Silva  

2 commenti:

John Titor ha detto...

beh il quasi 40enne si chiama gigig Buffon, un fenomeno!...bello l'articolo ma non spariamo cazzate!

Anonimo ha detto...

Qualche anno fa Buffon, campionissimo qual'è con i suoi acciacchi ed alti e bassi non sarebbe stato più titolare inomovibile... e comunque si voleva porre in evidenza come in quel ruolo non ci sia un ricambio generazionale all'altezza della scuola italiana che aveva avuto i migliori portieri del mondo.
maurizio