venerdì 6 giugno 2014

Inghilterra 1966

Inghilterra 1966 (11-30 luglio) - Campione: Inghilterra
Formazione della finale: Banks Cohen J.Charlton Moore (c) Wilson Stiles Ball B.Charlton Peters Hurst Hunt – All.Ramsey
Marcatori della finale: Haller (G) Hurst (I); Peters (I) Weber (G); Hurst (I) Hurst (I)
Percorso dei vincitori: Inghilterra-Uruguay 0-0 Inghilterra-Messico 2-0 Inghilterra-Francia 2-0; Inghilterra-Argentina 1-0; Inghilterra-Portogallo 2-1; Inghilterra-Germania Ovest 4-2 (supplementare)
Piazzamenti: 2.Germania Ovest, 3.Portogallo, 4.Urss
Partecipanti: 16 squadre
Capocannoniere: Eusébio (9 reti)
Media reti: 2,78 a partita

Tocca agli inventori del calcio accogliere la manifestazione iridata: Inghilterra crocevia delle mode, dai Beatles alla minigonna, per un'epoca dove gli Usa scoprono il pantano vietnamita e fervono venti di contestazione tra i giovani e nelle scuole.
Le icone non solo calcistiche del periodo sono in Italia Meroni, farfalla granata, ed in Europa il nordirlandese Best, altro grande che non disputerà Mondiali: per loro una vita sempre lungo la linea laterale, quella dove sviluppano l'estro che fa impazzire la gente e li rende simboli popolari, quella che reca incomprensioni nell'essere un personaggio nella vita quotidiana.

La Football Association festeggia il proprio centenario e pare doveroso a Rous, patron della Fifa, onorare così il proprio Paese.
Willie
Si disputa tra padroni di casa ed Uruguay la gara inaugurale, terminata senza reti: sarà una costante del torneo il prevalere della tattica sui bomber, basti pensare che i Campioni avrebbero passato il loro girone senza subire alcuna rete.

I migliori portieri del torneo e forse del decennio sono Jascin e Banks.
Pak Doo Ik















La Nazionale di Fabbri subisce nella gara decisiva del
girone a Middlesbrough l'onta della Corea; gli asiatici, grazie alla rete del militare Pak Doo Ik, per la leggenda dentista, regolano una squadra costruita senza usare il migliore materiale possibile (la Grande Inter, seppure a fine ciclo) e sfortunata, de facto in inferiorità numerica per l'infortunio a Bulgarelli.
Ai tempi è consentita difatti la sola sostituzione del portiere.
I Ridolini (definiti così da Valcareggi, osservatore federale, per il dinamismo) danno ai molti spettatori emigrati dal Bel Paese un'amarezza inaspettata, quelli italiani invece accolgono a pomodori al rientro a Genova la squadra, sconfitta in precedenza dall'Urss dell'ala Chislenko e di Jascin.

Successivamente la Nord Corea pare cogliere di sorpresa il Portogallo allenato dal brasiliano Oto Gloria, ma la classe della Pantera Nera, il mozambicano Eusébio, alter ego europeo di Pelè, tramuta in 5 a 3 il triplo svantaggio di Liverpool.
I lusitani, alla prima partecipazione al Mondiale, vanno a podio grazie al 2 a 1 contro l'Urss: nel girone dopo il 3 a 1 all'Ungheria di Bene la doppietta di Eusèbio elimina a Liverpool il Brasile; peraltro Zecev prima e Morais poi mettono fuori uso Pelè, con Garrincha ombra al tramonto.

Inghilterra e Germania Ovest corrono parallele verso la finale, anche grazie agli arbitraggi: nei gironi la coppia Argentina-Germania Ovest elimina la Spagna, quella Inghilterra-Uruguay la Francia, per poi incrociarsi; in particolare i tedeschi hanno regolarmente un uomo in più ed i padroni di casa sono avvantaggiati dal rosso sventolato al capitano albiceleste Rattin, reo di avere domandato con 'violenza verbale' il perchè di una punizione.
A fatica esce dal campo e si siede per protesta sul tappeto rosso che conduce allo spogliatoio, ciò costerà ai sudamericani l'appellativo di Animals, con rinuncia da parte inglese allo scambio delle maglie a fine partita.
Hurst
Nelle fila degli europei peraltro marca con tignosa cattiveria il mediano Stiles.

Finale combattuta coi tedeschi capitanati da Seeler (unico con Pelè a segno in quattro Mondiali e solo a realizzare in ognuno di essi almeno un paio di gol) che rimontano la rete di Peters e costringono i rossi all'over-time: decisivo il gol più che fantasma di Hurst (palla che da sotto la traversa rimbalza fuori dalla porta), attaccante abile nello smarcamento e nell'approfittare dell'infortunio di Greaves per essere titolare.

Curiosità - Hurst è il solo ad avere realizzato una tripletta in una finale dei Mondiali, Moore e Peters completano gli Hammers iridati; Pickles, un bastardino, ritrova all'interno di un parco la Coppa Rimet rubata durante l'esposizione al pubblico, novello Sherlock Holmes; Willie, un simpatico leone, è la prima mascotte di un Mondiale.

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