martedì 11 marzo 2014

Memorie dell'Agorà - La Salernitana (limited edition)

Torna da Glasgow per conquistare tutto in rossonero..

Nel 1911 nasce la Salernitana, divisa a righe di colore biancoceleste.
Del '22 e' la fusione, con modesti risultati, coll'Audax, mentre i primi risultati di rilievo risalgono al '38-'39 colla promozione in Serie B; la guida tecnica e' del magiaro Hirzer.

Nel '47-'48 si raggiunge la massima serie, vissuta la sola stagione di Viani, peraltro coll'invenzione tattica denominata Vianema: il mister trevigiano crea il ruolo del libero staccando dall'attacco il centravanti Piccinini, padre del famoso telecronista, e liberando un difensore dalla marcatura.
La retrocessione avviene dopo una lotta serrata colla Roma e vari episodi discutibili condannano i granata.

Ansaloni nell '89-'90 regala alla citta' una nuova Serie B, decisivo il contributo da capitano silenzioso di Di Bartolomei, 52 presenze e 16 reti in granata.
L'immediata inaugurazione del moderno impianto Arechi (stesso nome del castello che domina dalla collina la citta'), che sostituisce il Vestuti (presidente dell'eta' pionieristica), sembra preludere all'assalto alla massima serie.
Non e' cosi'.
Per superare la choccante retrocessione ci vorra' il coraggioso gioco di Delio Rossi: nel '93-'94 la banda di Breda (230 presenze e 10 reti in granata, da allenatore perdera' il play-off per la Serie B coll'Hellas) e di Pisano (122 presenze e 61 reti in granata) riconquista la serie cadetta e la stagione successiva Aniello Aliberti diventa proprietario.

E' ancora il romagnolo, affidatosi in attacco alla coppia Artistico-Di Vaio (capocannoniere con ventuno reti), a firmare una promozione: massima serie dopo mezzo secolo.
Siamo nel '97-'98 e, nonostante gli innesti di Di Michele, del giovane Gattuso e del tecnico Vannucchi (altro sempreverde, gioca a Viareggio) e la conferma a buoni livelli realizzativi (dodici gol) del capitolino, la Serie A viene lasciata ancora dopo una stagione.

Nel' 02-'03 solo un ripescaggio consente ai granata di mantenere la categoria cadetta, nel '05 primo mandato per Gregucci (fedelissimo del Mancio tra Firenze e Manchester, buona carriera laziale e discreti risultati in panchina a Vicenza); nel '07-'08 Brini, subentrato ad Agostinelli, porta una nuova serie cadetta.

Esempio anche nel finale di carriera..




Il fallimento della gestione Lombardi consegna i resti di un secolo di pallone alla citta', la nuova proprietà viene ricercata con un bando..

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