martedì 11 febbraio 2014

Memorie dell'Agorà - La Cremonese di Domenico Luzzara


la distinta londinese
Anche se i grigiorossi entrano nel grande calcio poco prima dell'introduzione del girone unico (secondi dietro la Juventus di Combi nel '25-'26), e' la Cremonese di Domenico Luzzara ad essere nel cuore dei tifosi, in particolare quelle allenate da Mondonico (ottantotto centri da giocatore e la promozione nella massima serie attesa cinquantaquattro stagioni) e da Simoni (Wembley conquistata sulle orme di Rocco: 3 a 1 al Derby County, a referto Maspero, Tentoni, Verdelli).
un vecchio logo grigiorosso

Il patron entra nella societa' verso cui ha crediti per l'impianto di illuminazione dello stadio e per trentacinque anni, anche per onorare la passione del figlio scomparso in gioventu', la gestisce colla bonaria fermezza del gentiluomo di provincia.
La lenta scalata parte dalla D dove termina la carriera il cremonese Guarneri e si conclude colla promozione firmata dal cremonese Vialli, destinato alla Sampdoria (stesso tragitto per Popeye Lombardo firma di un'altra promozione).

Nonostante il talento di Chiorri (ripropositore delle punizioni a foglia morta, in una circostanza entra dalla panchina per freddare il portiere del Messina; nel dopo calcio sceglie Cuba come compagna dei suoi riccioli estrosi), il senso di appartenenza di Finardi (383 presenze e 61 reti in mediana, poi guida nel settore  giovanile) e Gualco (365 presenze e 30 reti spalmate in quattrodici stagioni, da presidente una doppia promozione) e la freschezza di Favalli-Marcolin-Maspero (ceduti alla Lazio per Dezotti, unico nella storia grigiorossa a giocare una finale al Mondiale e primo in una finale del Mondiale ad essere espulso) l'altalena viene interrotta solo da Simoni che la mantiene un triennio nella massima serie.

Sono gli anni di Chiesa (quattordici reti e rientro doriano) e di Tentoni (secondo Simoni il migliore contropiedista dell'epoca; da contropiedista anche la scelta di allenare la Nazionale femminile sanmarinese..)


Non sono i tempi dei Cabrini e Vialli sedicenni questi di Torrente, sottobraccio a Simoni gia' a Gubbio.
Gli ultimi tre spareggi (Cittadella, Varese, Trapani) hanno detto male, ma sotto il Torrazzo si confida che nel funzionale centro sportivo voluto da Arvedi un nuovo Erminio Favalli (da calciatore ala di buon livello) lanci giovani per Cremona e per l'Italia.

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