lunedì 18 novembre 2013

Dalla parte di un tifoso

Nella domenica successiva alla sconfitta interna con il Mantova i tifosi biancorossi si sono ritrovati a sfogliare la margherita ricca di spine della "prestazione o non prestazione" perché se una sconfitta basata su episodi sfortunati fa male una che vede le sue cause in una brutta prestazione della squadra deve anche far riflettere.
Che spettacolo la curva! (foto W. Torricelli)
Sabato sera, in questo senso, sono stato fortunato perché impegnato nella consegna delle sciarpe del Club Libertà, sono entrato in curva qualche secondo dopo il loro primo gol e la mazzata subita, senza essere vissuta in prima persona, mi ha permesso di guardare la partita con un per me insolito distacco e quindi soffermarmi maggiormente su aspetti tecnici piuttosto che emozionali.
Detto che la difesa ha sbandamenti paurosi sia nei singoli sia nel suo complesso, i 19 gol subiti in 12 partite sono la logica conseguenza, ciò che mi ha lasciato molto perplesso è stato il gioco espresso per tutto il primo tempo nel quale il Mantova ha tenuto il controllo del centro campo imbrigliando la nostra fase offensiva e andando più volte vicina al raddoppio.
Solo nel secondo tempo con i Virgiliani in debito d'ossigeno, il buon Sala ha lasciato una squadra non a posto atleticamente, e in inferiorità numerica il Monza ha preso in mano le redini della partita e avrebbe anche potuto pareggiare e forse vincere se il solito regalo difensivo non avesse causato il rigore messo poi a segno dai nostri avversari.
In poche parole oltre ha una conclamata fragilità difensiva che vede le sue maggiori cause nell'assenza in rosa di marcatori capaci di stare "attaccati" all'attaccante di turno sia nel pacchetto centrale che tra i laterali (stiamo rimpiangendo Cattaneo e ho detto tutto...) la partita di sabato ha messo a nudo anche i problemi di un centrocampo, che oltre ad un periodo di scarsa vena dei suoi interpreti sconta un pressoché costante inferiorità numerica causata dal modulo e dalle qualità dei singoli.
Non facciamo drammi, rimaniamo sereni e fiduciosi ma certo è che per le tre "A"( Asta, Andrissi e Armstrong) c'è tanto da lavorare.
Il Mister deve dare a questa formazione, proprio a ragion veduta di un reparto difensivo non all'altezza, un maggior equilibrio a centrocampo, Il direttore si deve attivare da subito per andare a prendere nel mercato di riparazione di gennaio quelle 2/3 pedine tra difesa e centrocampo per rafforzare una squadra ad oggi incompleta e il Presidente deve aprire i cordoni della borsa, perché se è pur vero che forse e ripeto forse già con questa rosa tra le prime 8 ci arriviamo lo è altrettanto, se non di più, che se i suoi progetti sono ambiziosi come dice prima o poi dovrà investire in qualche giocatore importante per dare la scalata alla serie B e allora non vedo il perché non farlo subito evitandoci patemi d'animo e dando qualche soddisfazione a quei tifosi biancorossi che sabato sera sono stati lo spettacolo principale visto al Brianteo. 

1 commento:

genovabiancorossa ha detto...

Gestire la squadra rivelazione non è gestire la squadra favorita vediamo se Tonino è davvero un grande allenatore e se la squadra è davvero la favorita.