lunedì 14 gennaio 2013

Dalla parte di un tifoso

CON GASBA SI PUO' CREDERC1(foto Mazzoleni)
Che la partita contro il Rimini, squadra che non merita l'attuale classifica, fosse insidiosa questa era per me una certezza e quando, intorno al 30 minuto del primo tempo, i romagnoli, dopo lunga serie di calci d'angolo a favore, sono passati neanche tanto inaspettatamente in vantaggio si sono ripresentati "gli spettri" dell'unica sconfitta patita fra le mure amiche ad opera del Mantova.
Ma ieri al contrario della sfortunata prova con i virgiliani nell'intervallo era viva la convinzione che non era per nulla finita e il risultato si potesse ribaltare.
Due erano i fattori logici che avvaloravano la mia fiducia, il primo la presenza, stavolta, in campo di Andrea Gasbarroni, il giocatore tecnicamente più dotato che io abbia mai visto nella mia ultra trentennale militanza biancorossa, il secondo la crescita tecnico/caratteriale della squadra guidata alla grande da Tonino Asta in questi ultimi mesi.

Infatti prima una magia del "Gasba", capace di portarsi a spasso tutta la difesa e poi infilare d'esterno con un tocco tanto beffardo quanto imparabile l'ottimo portiere riminese, ha rimesso la partita in parità, poi la squadra intera spinta dai tifosi ha creduto fino all'ultimo secondo di poter raggiungere la meritata vittoria, che, arrivata prorpio al 92°, ha fatto esplodere un Brianteo ancora e purtroppo desolatamente vuoto nei numeri ma pieno della passione di una tifoseria che ora C1 CREDE.
Nel prossimo mese le sfide con Bassano e Bellaria in trasferta e Savona e Pro Patria in casa saranno decisive sulle possibilità di recuperare quei 6 punti (esattamente la penalizzazione) che ci separano dalla zona play off , inutile fare tabelle ma di sicuro molte dovranno essere le vittorie se vogliamo ridurre il gap visto che le squadre che ci precedono corrono eccome.
La prima sfida con il Bassano, una delle candidate alla promozine diretta, si prennuncia quasi proibitiva a ragion veduta dell'assenza che definire pesante è un eufemismo di Gasbarroni, anche ieri tartassato dal solito incompetente arbitro di turno e dall'assenza di una società incapace di tutelare nelle opportune sedi tanto patrimonio tecnico.

Ad Asta, quindi, l'arduo compito di indovinare tutte le mosse per mettere in difficoltà una squadrone che se lasciato giocare potrebbe prendere, come fece nel secondo tempo al Brianteo, il sopravvento a centrocampo ed ai ragazzi in campo di dare tutti quel qualcosa in più, sia come attenzione in difesa che, soprattutto, come convinzione e cinismo in attacco per far sentire il meno possibile l'assenza del giocatore più forte della categoria.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il recupero di Grauso diventa fondamentale!

sor guido ha detto...

E si, vista la partita dell'andata è li che si decidera il match.
Grauso non è un ira di dio ma da al centrocampo quella sicurezza nel giro palla che è mancata nel primo tempo con il Rimini.
Io giocherei con un 4-3-2-1 con vita e Laraia dietro a Puccio centroavanti di movimento con il compito di andare a pressare su chi imposta l'azione.

sor guido ha detto...

E si, vista la partita dell'andata è li che si decidera il match.
Grauso non è un ira di dio ma da al centrocampo quella sicurezza nel giro palla che è mancata nel primo tempo con il Rimini.
Io giocherei con un 4-3-2-1 con vita e Laraia dietro a Puccio centroavanti di movimento con il compito di andare a pressare su chi imposta l'azione.